Delibera del Collegio Docenti del 16.03.2022

Orario settimanale scuola secondaria di primo grado

I docenti, invitati ancora una volta ad esaminare la questione relativa alla chiusura del sabato, elaborano le seguenti considerazioni.

Gli insegnanti ritengono che l’attuale organizzazione oraria delle lezioni sia funzionale ed efficace, in relazione al raggiungimento delle competenze attese da parte degli alunni. Tale affermazione è suffragata dai risultati delle prove INVALSI e dalle prove regionali in lingua francese, nonché dagli esiti al termine del primo anno della Scuola Secondaria di secondo grado. Anche i dati relativi alla dispersione scolastica, comprensivi del numero degli alunni ammessi, ammessi con debito, non ammessi alla classe seconda della scuola secondaria di secondo grado, degli alunni che hanno cambiato indirizzo in classe prima, mostrano come il modello pedagogico-didattico e organizzativo favorisca l’acquisizione di un buon livello di competenze, abilità e conoscenze per affrontare la scuola secondaria di secondo grado.

Si sottolineano, a tal proposito, le criticità che emergerebbero dalla modifica dell’orario con la chiusura del sabato e due o tre rientri pomeridiani.

  1. La passata esperienza dell’orario con due rientri pomeridiani, in vigore fino al 1994, aveva evidenziato una grossa difficoltà da parte degli alunni di mantenere attenzione e concentrazione soprattutto in orario pomeridiano. Proprio per tale ragione si era stabilito di svolgere le lezioni esclusivamente al mattino. Si precisa, infatti, che in alcune giornate i moduli delle lezioni passerebbero dagli attuali 6 a 8 o 9.
  2. Un orario giornaliero prolungato risulterebbe particolarmente faticoso soprattutto per gli alunni con bisogni educativi speciali e quelli a rischio di dispersione scolastica. Una scuola inclusiva non può non tener conto delle specificità di ciascun alunno, in particolare di quelli più fragili: in questo momento storico, nel corso del quale, a causa della sovraesposizione alle tecnologie e alla pandemia, che ha modificato le modalità di relazione e ha aumentato ulteriormente l’uso delle stesse tecnologie, gli alunni hanno sempre più difficoltà a mantenere un livello minimo di attenzione e concentrazione.
  3. I rientri pomeridiani non consentirebbero agli studenti di dedicare il tempo necessario alla riflessione e alla rielaborazione autonoma dei contenuti trattati in classe, al fine di acquisire un solido metodo di studio ed un’efficace organizzazione del proprio lavoro. Tale competenza, infatti, non può essere acquisita esclusivamente in classe, ma va consolidata individualmente, con propri tempi e strategie. Si sottolinea l’importanza che a quest’età gli studenti acquisiscano, attraverso il supporto della scuola, quelle competenze e abilità trasversali, necessarie per affrontare lo studio alla scuola secondaria di secondo grado.
  4. Non si potrebbero più realizzare le numerose attività di arricchimento dell’offerta formativa attualmente proposte, che hanno riscontrato un buon successo in termini di partecipazione, interesse e richieste di prosecuzione. La scuola secondaria di primo grado si caratterizza infatti per un’ampia offerta formativa, che tocca diversi ambiti disciplinari e propone esperienze laboratoriali di vario genere.
  5. Risulterebbe problematica l’organizzazione dell’assistenza durante il tempo mensa, anche rispetto agli spazi da individuare, che non può essere garantita dai docenti, ma è a carico degli enti locali, con i quali sarà necessario interloquire, al fine di garantire ai ragazzi un tempo mensa sereno e sicuro dal punto di vista della vigilanza. Si ritiene che gli enti locali debbano garantire la vigilanza del tempo mensa.

Si sottolinea come le osservazioni sopra riportate siano espresse sulla base di considerazioni a carattere esclusivamente professionale che tengono conto soprattutto della necessità di garantire adeguati livelli di apprendimento degli alunni e favorire il loro successo formativo. Si precisa infatti che il sabato libero sarebbe gradito da tutti i docenti come giornata di riposo, con le stesse motivazioni espresse dai genitori favorevoli alla chiusura del sabato, ma si ritiene che le ragioni pedagogico-didattiche sopra esposte debbano essere prevalenti.

 A seguito del sondaggio effettuato coinvolgendo gli alunni delle classi quinte della scuola primaria e delle classi prime e seconde della scuola secondaria, i genitori degli alunni delle classi terze, quarte e quinte della scuola primaria e delle classi prime e seconde della scuola secondaria di primo grado, emergono i seguenti dati:

 studenti: 47,1% favorevoli alla settimana corta

    1. il 73% degli studenti della scuola primaria è favorevole alla settimana corta
    2. il 32,1% degli studenti della scuola secondaria di primo grado è favorevole alla settimana corta

 genitori:

    1. primaria: 77% favorevoli alla settimana corta
    2. secondaria di primo grado: 53% favorevoli (hanno votato 81 genitori su 111)
    3. totale: 68% favorevoli alla settimana corta.

Tutto ciò premesso il Collegio dei docenti della scuola secondaria di primo grado si esprime come segue:

  1. settimana corta: 2 favorevoli
  2. settimana su 6 giorni: 28 favorevoli.

Pur tenendo conto dei risultati emersi dai sondaggi, in particolare per quanto riguarda le famiglie, il Collegio dei docenti ritiene importante mantenere l’attuale modello organizzativo di orario, al fine di garantire il successo formativo degli alunni.

Il collegio dei docenti plenario riunitosi in sessione plenaria vota come segue:

  • settimana corta: 29 favorevoli
  • settimana su 6 giorni: 53 favorevoli.

Il collegio dei docenti recepisce pertanto quanto votato dal collegio dalla scuola secondaria di primo grado a maggioranza e delibera che l’orario della scuola secondaria di primo grado sia articolato su 6 giorni.

 

Deliberato dal Collegio dei docenti in data 16 marzo 2022.